lunedì 13 maggio 2013

SEL o dell'educazione

di @MonicaRBedana

Non c'è esegesi né analisi politica ricavabile dalla manifestazione di SEL di sabato scorso, #lacosagiusta. In piazza SS Apostoli si è dimostrato che la comunità di sinistra non si è rotta, che il collante dell'idea del cambiamento è poderoso e portentoso, che si solidifica intorno alla difesa dei diritti. Innanzitutto quello al lavoro, "fondamento della nostra idea di civiltà";alla sanità e alla scuola pubblica; ad un ambiente che non sia più "questione di vita o di morte", così come non lo può essere il diritto di ogni donna ad essere libera.

Non c'è cantiere della sinistra aperto; sì l'ambizione di pensare finalmente ad un governo di cambiamento "con chi ci sta". Un invito irresistibile a cercare ancora, nel fare politica, quell'agio che si è perso quando si è creduto che l'Italia intesa come bene comune fosse unprogetto ancora condivisibile con Berlusconi.

Ritrovare l'agio implica, urgentemente, imperativamente, ritrovare la  misura a partire dalle parole e dai gesti pubblici. Perchè la politica sia  finalmente "educazione sentimentale allo stare insieme". E di questo  il popolo di SEL ha dato un'ennesima buona prova  anche sabato in piazza

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