sabato 9 febbraio 2013

Al voto, al voto - 6

"Rivoluzione Civile sa a chi si rivolge e non vuole piacere a tutti.

Di conseguenza esclude i rischi di un narcisistico e pericoloso “ermabifrontismo”. I danni causati dalla natura anfibia del centrosinistra sono stati e sono tuttora più numerosi dei suoi vantaggi. E si concretizzano principalmente in un modello di società dove, da un lato i valori e le privatissime scelte dell’individuo devono passare al vaglio della Chiesa cattolica, dall’altro il mondo del lavoro è regolato dagli intervalli del precariato e viaggia ormai senza diritti. Chi politicamente favorisce questo modello scoraggia le possibilità di una cittadinanza attiva, libera e consapevole. Soprattutto, in una comunità dove non tutti, o tutti in maniera sperequatamente diversa, hanno voce in capitolo nei processi di trasformazione economica e sociale, si restringe lo spazio della democrazia.

I miei tre desiderata di elettrice:

Una reale libertà di pensiero sui temi etici, non negoziabile, come garanzia di tolleranza e rispetto del prossimo (ormai in Italia si gioca una partita di civiltà).

Una incentivata e migliorata istruzione pubblica, una formazione diffusa e permanente, che riduca gli svantaggi educativi determinati da circostanze personali, socio-economiche, geografiche e favorisca così una democratica crescita del Paese.

Alla base di tutto: la stabilità nel lavoro e la lotta al precariato. La stabilità lavorativa come occasione per favorire la professionalità, la specializzazione e l’esperienza. La continuità di retribuzione come garanzia di crescita e stabilità nei consumi, sostegno alla propria vita dal punto di vista materiale e culturale, incentivo alla progettualità e sostegno alla famiglia. Questo significa anche la sicurezza di poter offrire ai propri figli la possibilità di accedere a tutti quei beni, materiali e immateriali, che aumentano, in un circolo virtuoso, le possibilità di esercitare consapevolmente la propria cittadinanza attiva, grazie all’inclusione nel mondo delle relazioni umane, delle conoscenze e delle professioni.
Io voto Rivoluzione Civile."

Francesca - Cagliari

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