venerdì 4 maggio 2012

Hollande presidente




Il faccia a faccia Hollande-Sarkozy ha avuto un grande merito: sfatare la falsa leggenda di un Hollande impreparato, debole e inadeguato alla Presidenza.
Dal dibattito sono apparse due immagini e due strategie: Sarkozy, capitano di una nave nella tempesta / Hollande, il presidente normale pronto a governare con una squadra, con un Parlamento riportato al centro della politica.
Un Hollande finalmente ottimista per il futuro, nonostante le crisi, e deciso a scommettere sulla ripresa dell’economia e una “differente” qualità della vita. Il denaro non è tutto! E soprattutto non tutta la felicità viene dai soldi.
Le grandi fortune sopra al milione di euro annui saranno tassate al 75%
 E, se un investimento dello Stato è necessario, meglio farlo in direzione dei servizi per la collettività: scuola (aumento degli insegnanti), polizia (aumento dei funzionari di polizia), sanità.
Mentre, dall’altra parte, Sarkozy carica l’atmosfera di un cupo pessimismo, ventilando nuove tempeste che lui solo potrà fermare. Lui e il tank Merkel, mano nella mano, perché “che cos’è l’Europa se non la Francia e la Germania”?
L’Europa invece sembra essersi accorta che Hollande esiste e che sarà il futuro presidente della Francia. Fino ad ora pochi avrebbero scommesso su di lui. Oggi c’è più attenzione. Più attenzione anche alle sue proposte: una banca centrale che aiuti a rilanciare la crescita e delle banche sotto sorveglianza speciale. Finita la speculazione con i soldi europei, i prestiti ricevuti all’1% e titoli comprati al 6%.

Gli elettori di centro di Bayrou penso siano stati convinti dalla performance di Hollande. Lo stesso Bayrou ha dichiarato pubblicamente che voterà per Hollande. Pochi i centristi che si lasceranno convincere dalla catastrofica visione che il candidato della destra ha ventilato. Compreso il rischio di un “terzo stato” musulmano in Francia, se, come Hollande propone, il voto alle amministrative sarà esteso agli immigrati regolari extraeuropei.
Per quanto riguarda gli elettori di Madame Le Pen, certo una buona parte voterà per Sarkozy. Anche se oggi ha dichiarato su le Monde: “Sarkozy perderà. Hollande ha fatto un buon dibattito”. La maggioranza si asterrà, come indicato dalla leader del Fronte Nazionale, che ha spostato alle legislative di giugno la sua vera sfida contro il partito del presidente uscente. Le legislative saranno un'altra interessante partita da osservare. Banco di prova certo per Le Pen ma anche per i partiti di sinistra portati alla ribalta e riuniti da Mélenchon.

Ci sarà un cambiamento in Europa. Speriamo anche dell’Europa.

Se vogliamo essere prudenti direi 52% Hollande 48 % Sarkosy.
Chiaramente: sempre le corna e “touchons du bois”.

SG


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