lunedì 13 febbraio 2012

Bienvenida Camila


Camila Vallejo, la leader delle proteste degli studenti cileni, arriva a Roma in una tappa del suo tour europeo. La sinistra italiana litiga persino per riceverla. Storie di ordinaria gelosia. E' che siamo un popolo passionale.. (nelle parole in grassetto, il link all'articolo sulla visita. Foto da "Repubblica").

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Atene in fiamme, l'Europa brucia
Di Nicola Melloni

Immagine da "El País"

Le drammatiche immagini che arrivano da Atene sono chiare: in Grecia la democrazia è finita, il popolo è in rivolta, il paese ha perso il suo diritto all’autodeterminazione. 

Quel che è chiaro è che i deputati chiusi dentro il Parlamento sono diventati lo strumento di oppressione, mentre il popolo che ha circondato il palazzo, ivi compreso quello che messo a fuoco mezza città, è in piazza per lottare per la democrazia. Ormai non esiste più differenza tra manifestanti violenti e manifestanti pacifici, perché gli unici veri black block sono in giacca e cravatta, vengono da Bruxells, Francoforte e Washington e stanno spaccando non solo le vetrine, ma milioni di vite. Il Parlamento ha perso totalmente la sua funzione, non decide ma ratifica decisioni altrui, ed è un insulto alla sua funzione democratica, alla pari di un governo tecnico non votato e che sta decidendo della vita dei greci non sulla base di libere elezioni ma di diktat tedeschi. 

La trojka ha imposto un programma prendere o lasciare, un lungo e dettagliatissimo documento che spiega anche come gestire il gas e decide il livello della spesa farmaceutica. E riduce il paese in miseria. Nessun trattato dà questa libertà d’azione a Commissione e Banca Centrale e che l’austerity imposta dall’estero sia in contrasto con la democrazia non lo diciamo ormai più soltanto noi, ma addirittura anche l'Economist (confermando che Berlusconi ci aveva visto giusto: è un giornale comunista!). L’austerity non ha neppure senso economico, lo abbiamo ripetuto senza tregua in questi mesi, ed ora è sotto gli occhi di tutti. Viene sostenuta soltanto dagli invasori tedeschi, ed imposta con il ricatto. Per sganciare 100 miliardi (a tassi di interesse di mercato), utili soltanto a pagare i creditori internazionali, si chiede, no, si impone, di tagliare salari e pensioni minimi. 

Mentre a Francoforte 1000 miliardi vengono prestati all’1% alle banche, senza nessuna richiesta. Non esiste raffigurazione più ovvia della trasformazione dell’Europa in una oligarchia finanziara post-democratica. Soldi per la finanza, tagli per malati, vecchi, giovani e bambini. La trojka ha dichiarato guerra ad Atene, ma in realtà a tutta la storia democratica del continente. Come nel 1933 un altro Reichstag è in fiamme e presto tutta l’Europa brucerà. 

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