martedì 7 agosto 2012

Resistenza Olimpica - Ben Johnson



Perchè l'Olimpiade è fatta anche di anti-eroi e Ben Johnson ne è stato l'esempio più obrobrioso. Johnson divenne il caso simbolo perchè fu beccato subito dopo esser diventato campione olimpico dei 100 metri a Seoul 88 - dunque l'atleta più famoso del mondo. E, scoperto dopo appena 3 giorni passò rapidamente dalle stelle alle stalle. 
Ma il suo non fu certo l'unico episodio, come dimostra la vicenda di Schwazer di queste ore. Truccare per vincere è l'esatto opposto dello spirito olimpico; l'esasperazione del vincere a tutti i costi non è cosa nuova, anche se ultimamente le cose sono peggiorate. E non si dopano solo atleti famosi, ma anche ragazzini e ciclisti della domenica. 
In alcuni casi il doping è stata politica, sicuramente in Germania Est e, quantomeno per un breve periodo, anche in Cina. Ma pure gli americani non si sono mai fatti mancare nulla, da Marion Jones a Florence Joyner Griffith, mai scoperta ma morta in maniera più che sospetta 10 anni dopo i suoi record mondiali (tuttora imbattuti) nella stessa olimpiade di Ben Johnson.
 Ed allora per noi i veri resistenti sono tutti gli atleti onesti, che vincono o perdono ma senza droghe. 



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