mercoledì 6 aprile 2011

La politica ha perso la morale


Video Repubblica: Emergenza Lampedusa Provate a unire a
questo video le parole barbariche di Umberto Bossi: “chiudere il rubinetto” “svuotare
la vasca”. Esiste fra le due esperienze un tragico rapporto di causalità, lo
sappiamo. La politica ha perso la morale, si dice spesso. E che cos’è morale se
non la volontà di salvaguardare l’uomo riconoscendo gli uomini? E allora sì,
facciamo di tutta l’erba un fascio: di fronte all’ennesimo sconcio del nostro
Parlamento dove 314 deputati quest’oggi si sono dichiarati convinti che il Capo
del Governo abbia agito “nell’esercizio delle funzioni” telefonando la notte
del 27 maggio 2010 alla Questura di Milano (Vergogna e Disonore: il blog di Gad Lernerl), di fronte ai sindaci
campani che ridono di fronte al premier, e così si autorappresentano, nella sua
ennesima “irrituale” barzelletta (Articolo Repubblica: chi ride con quelle barzellette), facendo strame del
loro ruolo e cancellando bellezza, cultura e intelligenza dal loro orizzonte di
senso. Di fronte a tutto questo io guardo lo "straordinario" video di
Manduria e provo rabbia per le sofferenze inflitte a degli uomini da chi ha
smarrito il senso del fare politica, o semplicemente non l’ha mai posseduto. Ma
provo anche sollievo e commozione, perché in quello stesso video c’è un uomo
che si inginocchia per liberare le scarpe di un altro uomo che ha appena
desistito dal darsi fuoco, e poi ne abbraccia un altro, sfinito, e lo conforta.
Non mi stanco di guardare questi italiani di Manduria e vorrei che il Paese
ripartisse da loro. Da chi, cioè, restituisce senso alla parola
"politica", non certo strumento datato e autoreferenziale
dell'autarchia identitario-geografica (l'ostinarsi a considerare i problemi
dello Stato come unici o slegati da contesti più ampi), bensì luogo
fondamentale per la costruzione dell' integrazione (a garanzia dei diritti e
della loro maggiore estensione possibile) ed espressione costante della volontà
di vedere gli uomini. Francesca.